Nel cuore della Sila, su uno sperone elevato, si estende dai 1500 mt. della Serra Parrilla fino ai 390 mt. s.l.m. in località Milelli. Sul crinale di un rilievo montuoso, a circa mille metri di altezza, sorge l’attuale nucleo urbano. Di origini incerte, è probabile che nacque come una colonia di diritto latino fondata dai Romani durante la seconda guerra punica sulle rovine di una cittadella fortificata dei Bruzi. Inoltre, i siti archeologici ritrovati attestano importanti insediamenti umani sin dall’antichità. Il termine Bocchigliero deriva presumibilmente dal romano “Bocchilieurus”, ossia “abitato da pastori”.
Bocchigliero fu un feudo che fino all’unità d’Italia passò di mano in mano e successivamente il suo territorio fu percorso da innumerevoli bande di briganti.
A causa delle difficoltà economiche, molti degli abitanti si trasferirono altrove riducendosi dai circa 4000 agli attuali 1300 abitanti circa.
Cosa vedere e cosa fare
Di questo straordinario paesino colpisce innanzitutto il patrimonio naturalistico-ambientale, habitat di un’ampia varietà di flora e fauna. A tal proposito si consiglia una passeggiata naturalistica alla Riserva naturale Macchia della Giumenta San Salvatore, che si estende per 323 ettari con aree di pino laricio, ontani, pioppi tremoli e faggi, e al Bosco di Basilicò dimora delle più particolari varietà botaniche ed esemplari arborei di straordinarie dimensioni in 500 meravigliosi ettari.
Per gli amanti dell’arte in ogni sua forma ed espressione, Bocchigliero regala, oltre all’architettura dei sue splendidi palazzi signorili visibili lungo le vie della cittadina, anche la possibilità di visitare tre diversi musei: il Museo di Arte Sacra, allestito nella Cappella del Santissimo Sacramento della Chiesa Madre Santa Maria Assunta, dove sono esposti libri antichi, calici, abiti e paramenti sacri, ex voto, oltre a una scultura di San Nicola e a una croce reliquario; il Museo della Civiltà Contadina, allestito nei locali dell’ex Mercato comunale, dove sono raccolte una moltitudine di antichi oggetti e attrezzi da lavoro dei quali si era ormai perduta la memoria; la Pinacoteca di Arte Moderna, allestita nei locali dello storico Palazzo Tucci in Via Roma, esposizione di opere pittoriche e sculture di diversi artisti locali.
Di particolare interesse la visita nel centro storico per le botteghe di artigianato locale dove piccole aziende che hanno affinato le tecniche di produzione e lavorazione dei prodotti tipici ne garantiscono la commercializzazione. Alcune di queste aziende, proprio per i livelli di alta qualità raggiunti, sono state addirittura inserite, con i loro prodotti, nell’Atlante dei Prodotti tipici dei Parchi Italiani elaborato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio.
In un punto panoramico, da cui si osserva l’intero paese, si erge il Santuario della Madonna de Jesu.
In contrada Macchia del Calvario, in località Monumento e presso la montagna Basilicò emergono i resti di un insediamento preistorico, una cinta fortificata Brettia del IV secolo a.C. e i ruderi di un abitato e di un oratorio bizantini.
Infine, In località “Marmare” è stata costruita una meravigliosa “Area Attrezzata per il Turismo” con campi di equitazione, Discoteca, Campeggio attrezzato per Camper e Roulotte, Osservatorio Astronomico ed il centro di Educazione Ambientale. Recentemente, anche la viabilità per Cosenza e per il Mare è stata notevolmente migliorata.
Tradizioni enogastronomiche
La cucina di Bocchigliero fonda le sue radici nella valorizzazione dei prodotti della terra. Molto diffusa è la pasta fatta in casa, come la “pasta e suraca” (pasta e fagioli).Tra i preparati tipici fatti con carne di maiale, oltre alle più conosciute salsiccia e soppressata, si segnala in particolare “u ncantaratu” ( carne di maiale salato con miele e peperoncino), il sanguinaccio (che ricorda la cioccolata spalmabile) e le “grisimuglie” (ciccioli ottenuti dalla cotica del maiale). Il territorio di Bocchigliero (come tutta la Sila) è ricco di funghi: ne offre quasi tutto l’anno, dai porcini alle spugnole, dai galletti alle mazze di tamburo, dai chiodini agli ovuli ed ai prataioli, ma il più tipico è il “piniculo” (rosito) con il suo caratteristico colore arancione-rosato. Si trova abbondante sotto i pini e si consuma fresco o conservato sott’olio. Oltre ai funghi, molti sono i prodotti conservati sott’olio: diverse erbe spontanee e tutti i prodotti dell’orto. Tra i dolci tipici, oltre a quelli più comuni tra i vari paesini della Sibaritide (“Chinulilli”, pasta a confetti, biscotti all’anice, ecc.) spiccano i “mustazzuoli” (particolari biscotti fatti con miele e farina).
Festività
In gennaio: Sagra del maiale
Marzo-Aprile: Campionato regionale potatura dell’ulivo
3° domenica di maggio: San Nicola
In agosto: Sila in festa
19 agosto: Notte verde
21 agosto: San Rocco, festa patronale
In ottobre: Sagra dei sapori autunnali
31 dicembre: Notte di S. Silvestro
Numeri utili
Comune: +39098392242, +39098392914
Azienda Agrituristica Tre Arie: +39098392006
Ristorante L’ Entr’arc: +39098392664
Hotel Renzini: +39098392015 – +39098392777
Come arrivare
Aeroporti: Lamezia Terme ( 144 km), Bari (258 km)
Treno: stazioni più vicine Mirto-Crosia, Rossano, Sibari, Paola, Cosenza.