Morano Calabro

Morano Calabro

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Morano Calabro è uno dei centri più caratteristici e suggestivi della Calabria. Sorge come una sorta di balcone panoramico che si affaccia sulla Valle del Coscile a circa 700 mt. s.l.m..

L’origine del nome sembrerebbe derivare Muranum e Summuranum (castello), risalenti all’epoca romana. All’epoca romana risalgono infatti i resti dell’antico fortilizio su cui in età normanna sorse il nucleo originario delle prime fortificazioni, in cima al colle su cui si erge Morano.

Feudo nell’età medievale, passò per mano di diversi signori fino all’eversione della feudalità (1806).

Sospeso tra cielo e monti, il Castello, da secoli a difesa dell’accesso della Calabria, venne ristrutturato e ampliato nella prima metà del ‘500 da Pietro Antonio Sanseverino, principe di Bisignano e feudatario di Morano.

Aggregato in tre rioni, intorno al castello e alle chiese più importanti, l’abitato di Morano, attraente e monumentale, si sviluppa verso valle, dal medioevo all’età moderna, all’interno di un sistema di cinte murarie.

La maglia urbana, fitta e intricata, fa della località uno dei centri storici di origine medievale più integri della Calabria. L’appellativo “Calabro” è stato aggiunto nel 1863, per distinguerla da Morano sul Po.

Cosa vedere e cosa fare

Il dedalo delle viuzze di Morano Calabro rende indimenticabile una passeggiata nel centro storico. Oltre ai ruderi del castello, di cui restano solo due dei sei torrioni ad ergersi maestosi sul borgo, non passano inosservate le numerose chiese sparse nel borgo i cui interni, per le opere che contengono, sono dei veri e propri musei. Prima tra tutte l’Arcipretale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, risalente all’anno mille; la Chiesa di S. Bernardino da Siena, nella piazza principale la Chiesa di Santa Maria Maddalena, la Chiesa di San Nicola, la Chiesa di Santa Maria del Carmine. Non meno suggestivi sono il Monastero di Colloreto e il Convento dei Padri Cappuccini, quest’ultimo non più attivo, ma degno di una visita per contemplare pezzi d’arte autentica.

Tuttavia, ad attrarre l’attenzione del visitatore, sono anche le esposizioni nel borgo, diventati dei veri e propri musei: Il Nibbio, originale riferimento per la conoscenza e la promozione della cultura naturalistica nell’ambito del Parco, allestita all’interno di varie unità abitative del Centro Storico ed associata alla rievocazione di botteghe artigiane, ricomposte in piccoli ambienti a ridosso dei vicoli e degli slarghi dell’antico quartiere; Il Museo di Storia dell’Agricoltura e della Pastorizia che si articola in nove sezioni, all’interno delle quali viene offerta una lettura dei settori primari dell’economia del territorio moranese; mentre nel centro storico di Morano Calabro è stata allestita un’esposizione privata di geologia, malacologia e paleontologia, La Raccolta Privata “P. D’Agostino” (si consiglia di fissare un appuntamento).

Infine, la Villa Comunale nasconde un bellissimo giardino pubblico attraversato da stradine che se percorse aprono la vista su dei bellissimi alberi secolari fino al piazzale dominato dalla peschiera con getto d’acqua.

Agli amanti della natura, si consiglia la visita alle Grotte di San Paolo, e del Monte Sassòne con la sua Grotta di Donna Marsilia, un’antica necropoli dove sono state scoperte rilevanti reliquie e reperti.

Tradizioni enogastronomiche

Tra i piatti tipici si ricordano: fusilli freschi al sugo con le polpettine; lasagne alla ricotta; melanzane alla calabrese; rape e salsiccia; peperoni e patate; minestra con l’osso di prosciutto; minestra di zucca; triglie alla calabrese; trippa e intestini al sugo piccante. Tra i dolci gli “scaliddri” (dolcetti fritti e passati nel miele caldo) e i “bocconotti” (dolci a forma di fiore ripieni di marmellata).

Festività

Maggio: Festa della Bandiera, ricostruzione storica della battaglia tra moranesi e saraceni
Maggio: Festa della Vergine dell’Annunziata
Maggio: Festa patronale, San Bernardino da Siena
Luglio: Festa della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, due giorni di processione e commemorazione
Agosto: Festa di San Rocco
Settembre: Festa della Madonna delle Grazie

Numeri utili

Affittacamere:

Affittacamere L’Angolo delle Ginestre – Tel. +390981 31034 – +39320 2513509
Bed & Breakfast Green House – Tel. +39349 3536413 – +39389 6419044
CerasaliTel. +39098131656 – +393296088647
Chalet Rocco B&B – Tel +390981.33992 – +393280098630
Il Nibbio – “Le case del Nibbio” Tel +39334 8803292
La Conceria+393477002491
La MaddalenaTel. +39098131387 – +393496263577
La Panoramica B&BTel. +39098133165 – +393464213763 
Vigna della Signora – Tel. +39098131304
Villa RosariaTel. +39098130239 – +39333/3075276
Albergo Villa San Domenico Tel. +390981399991 – +390981399881

Agriturismi:

Colloreto –  +393473236914
La Locanda del Parco – Tel. +39098131304
Le Fontanelle – Tel. +390981.31656 – +393491062290
Santa Gada – Tel. +390981399891 – +393497315585  – +393357322071
Ristoranti:
Ristorante Pizzeria Al Convento – Tel. +3909811896138 – +39349/0744314
Ristorante l’Antico Borgo  – Tel. +39098130002 – +393286786953
Ristorante La Cantina – Tel. +39098131034
Ristorante La Fattoria – Tel. +393491998039
Ristorante Le Pratoline – Tel. +39098133960
Ristorante – Pizzeria “Al Postiglione” – Cell. +393470714727 – +393482250491
Ristorante – Pizzeria “Le Due Porte” – Tel. +3909811901809 – +393463100576
Ristorante Regina – Tel. +39098133768
Ristorante Villa San Domenico Tel. +390981399991 – +390981399881

Musei:

Il Nibbio: +393348803292
Museo dell’agricoltura e della Pastorizia: +39098130604
Raccolta privata “P. D’Agostino”: +393493837790

Ass. Rossano Purpurea

Le finalità e azioni di “Rossano Purpurea” si inquadrano, quindi, nella volontà di contribuire al rilancio della nostra realtà cittadina e territoriale, mettendo a disposizione – in modo gratuito e volontario – competenze, tempo e, soprattutto, passione per puntare ad un’organizzazione sinergica dei servizi, ad una promozione strategica, alla scelta concreta e costante della strada della collaborazione per la risoluzione delle criticità.

Non ultimo, obiettivo dell’Associazione è quello di porsi come interlocutore attento, e si spera credibile, nelle diverse dinamiche che interessano lo sviluppo e il futuro della nostra terra.

Fare rete, cercare sinergie tra le tante positività esistenti, di diverso tipo, per costruire sistemi fruibili e comunicabili; per perseguire un’organizzazione efficiente; per provare ad essere efficaci.

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