Torna anche quest’anno l’ormai attesa Tombolata in Rossanese dell’Associazione Rossano Purpurea

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3 gennaio, 16.30, Monkey, Rossano.

Un evento da sempre organizzato e gestito dalla parte più fresca e bella del sodalizio purpureo, i ragazzi, soci giovani e volontari attivi e intraprendenti, che, insieme al Direttivo, invitano i soci tutti e la comunità a partecipare domani, 3 gennaio, dalle ore 16.30 al pomeriggio di gioco che si terrà presso il Monkey, tra i più eleganti e raffinati locali cittadini, generosamente pronto ad accogliere la manifestazione. 

Premi ricchi e vari saranno offerti dall’ambo in su, offerti da sponsor e aziende locali che saranno ringraziati tutti in una nota apposita. 

Panettone e bevande offerti accompagneranno il pomeriggio di auguri al nuovo anno, sulle note calde e affascinanti di Bina Sommario, in arte Bambina, che con la sua immancabile chitarra torna, sempre più brava e con una carriera in corso sempre più promettente, dagli amici della sua Corigliano Rossano! 

La tombola rossanese è un progetto nato quattro anni fa, con la consulenza linguistico-culturale della prof.ssa Annarosa Sacco, socia sempre disponibile e partecipe, docente storica e amata del Liceo classico San Nilo. 

La novità di quest’anno è stata che la Tombola in rossanese, grazie anche alla collaborazione con l’Eurografic, ha assunto una veste più accattivante, su disegno originale di Marta De Simone, e un formato più funzionale, così da essere diventata un ricercatissimo gadget di queste festività in corso, infiocchettato e custodito sotto l’albero, come regalo originale, autentico, ambasciatore di allegria e divulgazione linguistica del locale vernacolo, sempre meno usato e conosciuto, specie per alcune espressioni più tipiche. 

Così ogni decina, dall’1 al 90, snocciola vocaboli appartenenti ad una specifica categoria.

Oggetti e strumenti di uso quotidiano, nella prima fila, come u paracch’, u muccatur’ o a currìa, strumento utile per tenere su i pantaloni, ma anche pronto ad essere sfilato e usato dai padri più severi per educare figli riottosi e ribelli.

A seguire, dolci e pietanze della gastronomia più tradizionale, come i scoratedd’, a scirubett’, o i tipici dolci paquali o natalizi, come a cuddura o a coccìa, ovviamente sulla casella 13. 

Maj’dda, chichera e zzinzul sfilano sulla serie del venti, lasciando libera sola la postazione 25, rigorosamente riservata per u bbominedd’.

Personaggi e tipi della comunità più verace li vediamo abitare i numeri del trenta, popolati da scerreri, sciampagnuni, abbabati e pittulere.

Dal 41 al 50 si articolano situazioni, atteggiamenti e stati d’animo, come a gulìa, che fa rima, ma è diversa dalla diffusa ciotìa; u vudda vudda, u ruccul’ e u sciodd’, che ben ci sta sul 48!

Quanti ricordano le definizioni di alcuni specifici capi d’abbigliamento? Ok cozun’ e cozett’, ma in quanti sanno cosa siano l’abit’ e l’affir’, u spaccapirit’ o u stifagn’, dall’antica etimologia ellenica? 

I giochi storici dell’infanzia, figure e strumenti rallegrano ancora di più il colorato tabellone, tra scozzilatummul’, muccicuvedd’ e u mammon’

Parti del corpo analizzate tra il 71 e l’80, con cannarozz’, gangaredd’, curidd’ e quant’altro di più adatto ad un vero e proprio prontuario medico-anatomico.

E si chiude con i nomi più originali di frutta e verdure del contadino, con un cesto pieno di lumincian’, cancaredd’ e cipuddizz’, e una paddotta, tonda tonda, che ha spodestato la paura per conquistarsi il numero 90! 

Come resistere? Rossano Purpurea young Vi aspetta il 3 gennaio, alle 16.30, al Monkey. E se vi andasse di fermarvi a cena dopo la tombola, potreste prenotare il vostro tavolo direttamente alla gestione del locale in via Enrico Fermi 24-32, Rossano; o, se ancora indecisi, potrete decidere sul momento di intrattenervi con amici e parenti. 

all’interno di un quadro generale di valorizzazione dell’identità e della consapevolezza della propria appartenenza al territorio, specialmente per le giovani generazioni. Un progetto che si snoda su vari filoni, anche in collaborazione con il mondo delle scuole, e che ha individuato anche nel linguaggio leggero e socializzante dei giochi uno strumento per promuovere, divulgare, unire, socializzare. 

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